6 spunti per poter parlare dell’emergenza CORONA VIRUS con il/la tuo/a bambino/a

(UTILI ANCHE PER I NON BAMBINI)

Ho scritto questo articolo dopo alcune riflessioni con colleghi, amici, familiari e genitori avvenute in questi giorni. Sono spunti e non regole, perché penso che ogni rapporto genitore/genitrice – figlio/figlia sia unico e irripetibile. Molto spesso sono scritti sotto forma di domanda perché ritengo (il farsi domande) una strategia più efficace della sapienza, in una situazione di gestione dell’incertezza come quella che viviamo. 

  1. Occhio alle notizie! I media in questi giorni ci stanno raccontando una situazione di emergenza  di cui siamo tutti protagonisti, enfatizzando o scegliendo tagli alle volte molto sensazionalistici e pirotecnici. Nessuno mette in dubbio l’emergenza della situazione ma teniamo presente che i più piccini potrebbero essere più impressionabili. Teniamone conto quando guardiamo i telegiornali, i social media o quando ne parliamo con qualcuno; come potrebbe sentirsi e a cosa potrebbe pensare mio figlio e/o mia figlia nell’ascoltare questo tipo di contenuti? 
  2. Per rispondere alle domande facciamoci prima delle domande! Nel rispondere alle numerose domande su questo periodo così diverso dalla normalità potrebbe essere utile fare affidamento su contenuti scientificamente fondati esposti con parole semplici, tenendo a mente che è molto importante la modalità con cui parliamo e esponiamo. Ogni genitore è il più profondo esperto conoscitore del proprio figlio/a; ecco quindi, quali sono le parole e le modalità di trasmetterle più utile alla domanda che mi viene fatta? Non è detto che ogni domanda possa avere una risposta. Alcune risposte possono essere costruite insieme nel dialogo reciproco accettando il fatto che ci sono elementi ad oggi non conosciuti. Quali domande ti faresti se fossi tu tuo figlio, a te stesso come genitore?
  3. Qual è l’opinione di tuo figlio/a? I bambini in quanto personcine in crescita hanno una capacità di costruirsi impressioni simile alle persone adulte che li circondano, con la differenza che non sempre gli viene chiesto cosa ne pensano in quanto bambini. Aiutarli a dialogare apertamente, interessandoci al loro punto di vista e a come questo li fa sentire può dare degli spunti particolari ai genitori in questo periodo così peculiare. Fare domande e dare la possibilità che le domande possano essere fatte a noi adulti. Però prima una domanda per te, quali immagini possa essere l’opinione di tuo/a figlio/a a riguardo?
  4. La centralità della comunità e della responsabilità individuale! É un momento complesso per le nostre comunità, in cui ognuno di noi è responsabile in ogni azione quotidiana. Le attenzioni quotidiane come il seguire le norme della prevenzione igienica, il compiere solamente gli spostamenti necessari possono essere trasformati, con la complicità degli adulti in gioco; con la possibilità di creare ruoli e compiti per tutti. Essere parte di una grande comunità di persone, impegnate in un’azione collettiva di gestione di un emergenza, che dipende dalle azioni di tutti, anche dei più piccoli! Come potrebbe sentirsi tuo figlio/a, nell’immaginarsi così determinante?
  5. Io, tu, gli altri. E il giudizio? Le emergenze sono momenti collettivi in cui la normalità delle comunità viene sconvolta; improvvisamente ci troviamo a vivere con modalità differenti, con regole differenti e con la tentazione di esprimere opinioni non richieste su comportamenti  o idee altrui. Alle volte le persone non seguono le regole e non agiscono responsabilmente rispetto alla comunità, altre volte è una discordanza di opinioni e di visione del mondo. Come abbiamo condiviso prima è la comunità e l’unione delle persone che è l’asso nella manica. Uniti possiamo vincere. Che effetto potrebbero avere determinati commenti su quello che tuo figlio/figlia vive in questo momento?
  6. Andrà tutto bene? Quella che viviamo è una situazione nuova, dove non sono ancora pronte delle soluzioni definitive e molte persone sono al lavoro per fronteggiare l’emergenza. Le migliori menti sono impegnate nella risoluzione di questo problema che coinvolge molte nazioni europee ed extra europee. Alcune persone stanno soffrendo e alcune sono venute a mancare. Rispettare le regole che le istituzioni hanno proposto è l’unica strategia al momento per poter agire con efficacia rispetto al problema. Gli eventi scorrono e ognuno ha la propria personale idea di bene o di male; raccontare e dialogare con i propri figli rispetto a quello che succede può avere l’opportunità di costruire discorsi complessi in un ambiente sicuro e protetto come quello familiare; argomenti che fanno parte dell’esperienza che è vita e della competenza del vivere. Quali potrebbero essere le modalità più adatte per affrontare determinati discorsi complessi con tuo/a figlio/a, anche alla luce di quelli che sono tuoi valori?